Quando lo sport diventa simbolo di inclusione e comunità
Quando una struttura religiosa si dedica a soggiorni di associazioni e gruppi sportivi, lo fa mettendosi a disposizione attraverso la passione per l’accoglienza e voglia di fare gruppo. Lo sport diventa una concreta dimostrazione di comunità e inclusione attraverso i ritiri sportivi quando i protagonisti diventano i ragazzi che si mettono in gioco non solo in campo, ma nella quotidianità. Il senso di organizzare un ritiro sportivo in strutture di proprietà di ordini religiosi e diocesi è proprio quello di vivere secondo un modello di rispetto per il prossimo, cura e convivialità familiare; non a caso quasi tutte le strutture religiose sono case per ferie, dove il termine “casa” non è casuale, focalizzando il soggiorno sull’aspetto dell’accoglienza più che sull’impronta turistica.
Le caratteristiche delle strutture per gruppi sportivi
I gruppi sportivi – amatoriali e professionisti – che dedicano un periodo dell’anno ad organizzare un ritiro sportivo sono in cerca anche nel concreto di “luoghi per gruppi” come aree comuni, luoghi per le preghiere, sale riunioni, spazi verdi e, naturalmente, campi sportivi.
Non sorprende quindi che queste strutture siano molto flessibili anche nella scelta del trattamento, variando dalla pensione completa alla possibilità di autogestirsi per tutto il soggiorno, ponendo al primo posto l’esigenza del gruppo sportivo.
(…) tutte le strutture religiose sono case per ferie, dove il termine “casa” non è casuale, focalizzando il soggiorno sull’aspetto dell’accoglienza più che sull’impronta turistica.